Lui porterà loro la morte, e in cambio gli Italiani lo ameranno

Alemanno dice che la colpa delle risse con coltelli è anche del serial televisivo Romanzo criminale. Non conosco questo telefilm, non guardo la tv ma credo che in generale questa sia un’affermazione sintomo di grande ingenuità, per non dire altro. La responsabilità di ciò che accade in una comunità è principalmente di chi la amministra, di chi ne è responsabile, in altre parole. Questo è sacrosanto soprattutto quando si tratta di giovani minorenni, dei quali noi adulti, compreso il sindaco di Roma, ne siamo l’esempio, volente o nolente. Nel caso fosse vero ciò che afferma Alemanno, è come se io dessi la colpa a qualche cartone animato del comportamento ineducato dei miei figli. Sarebbe troppo comodo. Se la tv ha maggiore influenza su qualcuno del quale devo avere cura, è perché è mancata la mia, di influenza. Sono stato assente io. Non posso dare la colpa a Dragon Ball… Tuttavia, c’è un’eccezione. Quando l’amministratore capo, il primo responsabile di una comunità, il leader massimo di un paese coincide con il padrone delle televisioni stesse, be’, allora le cose cambiano. È un’eccezione, l’ho detto, unica al mondo. Allora, uno scambio di battute in una scena per me molto significativa, tratta dal film “Il gladiatore”, diviene illuminante (liberamente adattata): GRACCO: È più intelligente di quanto pensassi. GAIO: Intelligente! In Italia riderebbero tutti di lui, se non avessero paura dei suoi gorilla. GRACCO: Paura e meraviglia. Una potente combinazione. GAIO: Credi davvero che il popolo si lascerà sedurre da questo? GRACCO: Credo che lui sappia cos'è l’Italia. L’Italia è il popolo. Farà qualche magia per loro, per distrarli. Toglierà loro la libertà e la folla ruggirà lo stesso. Il cuore pulsante dell’Italia non sono certo le aule del Parlamento, ma è lo schermo della tv. Lui porterà loro la morte, e in cambio lo ameranno. Gracco si riferiva all’imperatore Commodo e parlava di Roma, ma a mio modesto parere la sequenza è perfettamente calzante con il rapporto tra il premier e l’Italia. Berlusconi è più intelligente di quanto pensano i suoi avversari, altrimenti non avrebbe ancora il potere che ha. Paura e meraviglia. Una potente combinazione allora e ancora oggi. Berlusconi ha capito perfettamente non solo che l’Italia è il popolo, ma soprattutto che è il popolo dei telespettatori. Al di là dello schermo fa da sempre delle magie, dal milione di posti di lavoro fino alla scomparsa dell’immondizia a Napoli e le new town nell’Abruzzo terremotato. Sta finendo di togliere definitivamente la libertà ai cittadini ed essi lo acclamano comunque. In cambio lo amano, poiché regala loro morte. Tre telegiornali al giorno per sei reti, sono 18 bombardamenti quotidiani in cui non si parla d'altro che di stragi, omicidi, stupri e adesso anche epidemie. Talk shows al limite del sadismo, con in cima Porta a Porta, lì a sezionare il cadavere mediatico fino alla morte, mo’ ci vuole. E poi arriva la sera del giovedì, con l’overdose di Italia Uno, necessaria più a contrastare Anno Zero che altro: C.S.I. - Scena del crimine, a seguire C.S.I. New York e infine Real C.S.I.! Gli Italiani non sanno che secondo la Commissione dell’Unione Europea il nostro Pil nel 2009 farà registrare una flessione del 4,4%, però sanno perfettamente come agire davanti ad una scena del crimine…