Discorso Berlusconi al voto: testo e video in anteprima



Storie e Notizie N. 245

"Vedete anche voi qual è la situazione di questi giorni. Ci troviamo davanti ad ostacoli importanti, assolutamente da superare nell'interesse di tutti. Sono alle prese con un documento che dovrà ottenere il voto della maggioranza del parlamento per poter andare avanti..."
Questi sono alcuni dei passaggi della telefonata fatta da Silvio Berlusconi a don Gelmini, in occasione della festa della Comunità Incontro ad Amelia - dove per altro era atteso - durante la quale c’è stata la consegna del premio "Madonna del sorriso" al sottosegretario alla presidenza del consiglio Carlo Giovanardi.
A parte l’unica spiegazione logica di tale riconoscimento – la madonna se pensa a Giovanardi non può far altro che ridere… - sono a conoscenza in anteprima di un ennesimo scoop.
Potrei fare un post sul significato della coerenza di Fini e finiani vari nel porsi addirittura il dubbio di votare o meno la fiducia ad un personaggio come il nostro premier, dopo averne prese finalmente le distanze.
Tuttavia, come ho avuto modo di parlarne in passato, se costoro fossero stati coerenti non sarebbero mai stati alleati di Berlusconi.
Dall’inizio e non solo da quando lo share del presidente del consiglio ha iniziato a calare...
Ma torniamo all’esclusiva che mi accingo a pubblicare.
Si tratta del testo e del video relativo al discorso che Silvio terrà domani ai deputati alla Camera.
Vi sembrerà una demenziale farsa.
D’altra parte, cosa non lo è in questa vicenda?


La Storia:

M. Stella Gelmini: (entrando con un urlo di terrore) Silvietto, ti vogliono ammazzare! Tu sei responsabile del declino del paese.
Silvio: Io responsabile del declino?
Mara Carfagna: Silvio, persuadi il parlamento con uno dei tuoi soliti discorsi.
Silvio: Sta bene, parlerò con il parlamento, ma non mi lasciate solo… statemi dietro…
(Si avvia alla postazione, ma delle urla improvvise lo fanno retrocedere frettolosamente)
Ah, no… i miei alleati sono ignoranti… vogliono i quattrini…
(Ripete l'azione e nuovamente retrocede)
Ho trovato… il Popolo della libertà è mio… un nume mi ha dato un lume: Eureka! Eureka! E chi se ne importa! L'ho in mano… Basta che lo fai divertire, il popolo è tuo…
(Raggiunge la postazione, accolto nuovamente dalle urla e racconta una barzelletta su Fini.
Alcuni ridono ma altri continuano a gridare)
Silvio: Stupidi… Ignobile plebaglia! Così ricompensate i sacrifici fatti per voi? Ritiratevi, dimostratevi uomini e domani l’Italia rinascerà più bella e più superba che pria…
Popolo della libertà: Bravo!
Silvio: Grazie.
(Rivolgendosi alla Gelmini e la Carfagna)
E' piaciuta questa parola… pria… Il popolo della libertà, quando sente delle parole difficili, si affeziona… Ora gliela ridico: più bella e più superba che pria.
Popolo della libertà: Bravo!
Silvio: (sempre più affrettatamente quasi cercando di sorprendere il popolo)
Più bella e più superba che pria…
Popolo della libertà: Bravo!
Silvio: Più bella… grazie.
Popolo della libertà: Bravo!
Silvio: …azie!
Popolo della libertà: Bravo!
Silvio: (facendo il gesto di dire la parola pria, senza però dirla)
Popolo della libertà: Bravo!
Silvio: Bravo!
Popolo della libertà: Grazie!
Silvio: Lo vedi all'ultimo come è il mio popolo? Quando si abitua a dire che sei bravo, pure che non fai niente, sei sempre bravo…

Libero adattamento della scena ottava del Nerone, di Ettore Petrolini.


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