Terzigno, scontri polizia manifestanti: prima vittima

 

Storie e Notizie N. 262

La guerra – perché di questo si tratta – tra forze di polizia e manifestanti in quel di Terzigno si sta facendo sempre più furiosa.
Il primo video delle cariche che ho visto mi ha lasciato come al solito senza parole.
Non perché particolarmente vulnerabile innanzi alla violenza umana, la quale mi impressiona sempre, sia ben chiaro, ma perché credo che il nostro paese, nel momento difficile in cui si trova adesso, necessita più di ogni altra cosa di collaborazione tra la gente.
Ovvero, tutto il contrario di quel che sta accedendo nella località suddetta e in molte altre zone d’Italia.
Non voglio entrare nello specifico del problema rifiuti campani.
A mio modesto parere, la vicenda è talmente complessa, con responsabilità così diffuse e trasversali, da non poter esser liquidata in maniera sufficientemente esauriente con un singolo post.
Tuttavia, fermando la mia attenzione al tema contingente, ovvero il posizionamento di discariche nei pressi di meraviglie della nostra natura come il Parco Nazionale del Vesuvio, non ho resistito e ho pensato di dare un’occhiata a ciò che potrebbe essere a rischio.
Certo, il problema immondizia riguarda soprattutto la salute delle persone, prima che le bellezze naturali, ma credo che puntare l’obiettivo di questo blog su uno spazio che, fino a prova contraria, è area protetta e soprattutto meta turistica mondiale – il che vuole dire entrata di denaro – possa rendere per molti questo mio post più concreto…

La Storia:

Ecco quali potrebbero essere le prime vittime della munnezza:

Una volpe…


Un topo…


Un corvo…


E una lepre…


Eppure, vi sembrerà assurdo, morendo loro verrà a mancare anche la specie più protetta dai loro assassini…


Chissà se in questo modo conteranno almeno fino a dieci (euro) prima di discaricare a cappero…

(Foto dal sito ufficiale del parco)



Spettacolo a Roma venerdì 29 ottobre

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