Ghana miniere d'oro crollo di morti e di sogni

Storie e Notizie N. 907

In Ghana c’è l’oro.
Ce n’è tanto o forse no, ma ce n’è molto di più che in tanti altri paesi del mondo.
E’ il Ghana un paese ricco, dove la gente vive in maniera agiata? No, ma questa è un’altra storia.
In Ghana, nella città chiamata Kyekyewere, una miniera è crollata e 17 persone sono morte.
Sono clandestini, dicono i giornali, ma non nel senso che noi altri siamo stati abituati a dare a tale temuta parola.
Sono clandestini, illegali, ovvero abusivi, anzi, non regolari, poiché proprio violando le regole sono

scesi sotto terra per cercar fortuna.
Parlo dell’oro, la manna che non è mai roba per poveri, ulteriore regola inviolabile.
I cadaveri sono stati ritrovati questa mattina dai proprietari della miniera, ma i soccorsi potranno continuare le ricerche solo da mercoledì, perché per una tradizione locale il martedì non lavorano.
Altra regola, che per aggirare occorre essere irregolari, alias clandestini, come le 22 persone che sono ancora intrappolate nella miniera.
I 17 scomparsi e i 22 ancora sospesi tra la vita e la morte erano scesi nella miniera con strumenti improvvisati, non erano professionisti.
Cercatori d’oro dilettanti.
Sì, cercatori d’oro, clandestini e dilettanti.
Ma chi al mondo potrà mai biasimarli?
Non è questo quel che facciamo tutti, ogni giorno della nostra vita?
L’oro, siamo tutti cercatori d’oro.
Scaviamo, a mani nude, ovunque ci capiti, senza scrupoli, nella terra come nelle vite degli altri, sperando che ci donino il tesoro che abbiamo sempre sognato.
E che soprattutto ci sia la targhetta sotto, con il nome, perché la maggior parte di noi non ha la più pallida idea di cosa sta cercando, non è così?
Quanti di noi conoscono con sufficiente chiarezza la meta del proprio vagare? Dite la verità, che tanto siamo tutti nella stessa barca in balia della tempesta.
Almeno, questa gente, che chiamiamo clandestini e cercatori d’oro dilettanti, sa alla perfezione cosa possiede, ovvero nulla, e cosa brama, alias tutto.
Tuttavia, la realtà è che costoro non sono più clandestini di noi, nel quadro generale.
Perché le regole di questo mondo le abbiamo violate tutti dal momento che vi abbiamo messo piede. Ladri di ossigeno e di energie, assassini di desideri e fantasie, rapinatori di emozioni e calore, latitanti impuniti senza nessuno che ci dia la caccia.
Per questa ragione, siamo altresì incredibilmente dilettanti, poiché neanche tutto questo riesce a farci sentire felici con la giusta pienezza.
L’oro, è sempre l’oro che manca, a noi come a loro, che guardiamo dall’alto in basso.
Molto in basso, giù, nelle miniere.
Forse dovremmo iniziare a darci una mano a vicenda.
Solo per vedere se possa cambiare qualcosa, anche solo in una storia.
O in un sogno d’oro.
 



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